La scuola, insieme alla famiglia, è il primo luogo in cui i bambini incontrano il cibo, in tutti i suoi aspetti. Durante le merende in classe o i pranzi nei refettori, i bambini sperimentano forme sempre più complesse di convivialità, di stare a tavola, di nutrirsi e di gestire il cibo. Nel corso del tempo, la loro crescita intellettuale e fisica è accompagnata dall’accesso a maggiori libertà (dall’essere imboccati all’utilizzo indipendente del coperto) e dall’incontro con concetti più complessi e strutturati (dalla “buona educazione” a tavola al rispetto del cibo). Attraverso la comprensione, l’accettazione e la discussione di questi aspetti della vita quotidiana, si realizza una parte importante della formazione dei bambini.
Tutto questo rende i luoghi preposti all'alimentazione gli spazi dove i bambini hanno la possibilità di entrare in contatto e interiorizzare principi fondanti un sano rapporto con il cibo e l'acqua, così come riportato nella Carta di Milano, importante eredità dell'Esposizione Universale del 2015: accesso al cibo, corretta alimentazione e informazione, lotta agli sprechi, raccolta differenziata per riciclo e riuso, sostenibilità dei processi produttivi.
Il progetto ha visto l’organizzazione di un percorso per la re-invenzione e l'innovazione degli arredi, accessori o utensili che quotidianamente popolano l'ambiente delle mense scolastiche. Il percorso ha dato la possibilità ai bambini di giocare e sperimentarsi con tutto il processo dell’alimentazione, pensando al loro rapporto con il cibo e sviluppando idee per modificarlo e trasformarlo, progettare e “fare proprio” lo spazio refettoriale come spazio di costruzione di nuove competenze e nuove relazioni: da questo l'idea di un concorso in cui alunni e giovani designer diventassero co-inventori e designer di nuove idee in grado di innovare l'ambiente della mensa.
Il progetto “Dire Mangiare Progettare” ha visto la collaborazione tra giovani designer e coloro che maggiormente abitano questi luoghi, bambini e insegnanti. Classi del quarto anno delle scuole primarie hanno suggerito, nel corso di laboratori organizzati nelle loro scuole dei concept poi proposti a giovani designer. Ad ognuno di loro è spettato sviluppare una di queste idee, fino alla prototipazione: un laboratorio di co-progettazione della durata di mezza giornata, incontro tra il professionista e la classe che ha sviluppato il concept, è stato un momento fondamentale per lavorare insieme.
I progetti, una volta arrivati al livello di approfondimento richiesto, sono stati presentati nel corso di eventi cui hanno partecipato le classi, gli sponsor e i partner del progetto.
Il progetto “Dire Mangiare Progettare” ha preso avvio nel marzo 2016 su impulso e collaborazione di MCFLP, Associazione Amici Casa della carità e di CURE – Creativity for Urban and Rural Empowerment. Il progetto ha visto una prima sperimentazione svilupparsi nel mese di maggio 2016, con la partecipazione di quattro classi di tre scuole primarie di primo grado della città Milano. In seguito a questo test è stato sviluppato il progetto attualmente in corso (edizione 2016/2017) che vede una decina di classi seconde, terze e quarte della scuola primaria – con la collaborazione di educatori e giovani designer – mettere in discussione, rivedere e innovare l’ambiente refettoriale, dal coperto alle sedie agli arredi.
Il Milan Center for Food Law and Policy ha sostenuto l’iniziativa secondo due direttive:
- portare avanti azioni che sensibilizzino i giovani sul diritto al cibo e sull’importanza delle politiche alimentari come elemento di regolazione e tutela della salute, dentro e fuori le scuole;
- sviluppare interventi che aiutino i ragazzi e le ragazze a comprendere e filtrare i messaggi che ricevono quotidianamente riguardanti la loro alimentazione, per renderli più autonomi e sicuri nel tutelarsi.